mercoledì 27 febbraio 2013

Miramare: visioni dall'alto di uno scalino. Ricordi di lunghe solitudini piene d'amore.


                                
                                25 febbraio duemilaXIII ore 08.19


Il mare è tutto uguale , è tutto calmo
nell'istante del sonno.
Apro un occhio, è il vento
e le energie scuotono il coperchio
e il golfo spalanca la sera
e il sole spalanca la sera
e il sole passa sopra gli ostacoli, e sotto
e la pozza del golfo si spalanca in oceano
e l'oceano si stringe in particella di cosmo
e la fuga si inarca su di sè
come un guizzo dal pozzo.
Apro l'altro occhio e tutto è suono
e il golfo è tondo come un cembalo
e una lingua lo percuote
e le navi si avviano nella tempesta.

Antonio Porta



Il nostro scalino,
sulla terrazza 
davanti al mare 
te lo ricordi?
dove ci si riparava
dalla bora fredda
nell'anfratto della porta
per leggere 
le tue poesie e i tuoi racconti.

Rimanevamo per ore abbracciati nel tepore
di un raggio di sole invernale
pieni di emozioni.

Ricordi?

Mentre tu leggevi
io mi perdevo orgoglioso nelle tue labbra
ad  ascoltare la tua bella voce
piena d'espressione
che recitava quelle tue
poesie solo per me.

Ricordi?


E poi si tornava a casa
stretti stretti e infreddoliti
ma con il cuore caldo d'amore.

Le mie letture preferite con te,
i tuoi scritti.
Come puoi non ricordare?

Io non dimenticherò mai.

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