domenica 10 febbraio 2013

Dario Villa un incontro . Lacerazione fulminante e luce profonda. Riconoscente per sempre. Un regalo inaspettato ...e grande.





 
 
… poi, se ci penso, sono
già esistito in passato,
ho già bevuto,
ho già bevuto il liquore
sottile delle stagioni,
con te o con altri mi sono
già inebriato di quest’ora,
di un vino d’ombre, di un atto mancato…
 

 
 
 
 
 
non ha sapore la morte mi vedi
mentre mi scappa sotto i piedi un treno e dico
devo stare più attento depongo
ricordi nelle apposite cellette
deposito bagagli buca lettere
viene il postino e niente mi ghermisce
scompaiono i binari
i grovigli si sciolgono il vento
fischia tra l’erba che mi cresce addosso
scompiglia il buio e non c’è buio
rompe la luce e non c’è luce niente

niente mi ghermisce
 

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