Assassinato n.48
Nel suo petto trovarono
una lanterna di rose
e una luna.
Giaceva morto su una pietra
trovarono … monetine
nella sua tasca,
e sopra di lui
una scatola di zolfanelli
e un passaporto.
Sul morbido braccio, invece,
c’erano dei tatuaggi.
La madre l’aveva baciato,
l’aveva pianto un anno dopo l’altro.
Spini cervini gli crebbero negli occhi
e le tenebre si addensarono.
Anche il fratello, quando crebbe,
e andò per le vie della città
cercandosi un lavoro, lo buttarono in cella.
Lui non possedeva un passaporto,
ma portava per le strade
una cassa di marciume… ed altre casse …
O bambini del mio paese:
cosi morì la luna !
una lanterna di rose
e una luna.
Giaceva morto su una pietra
trovarono … monetine
nella sua tasca,
e sopra di lui
una scatola di zolfanelli
e un passaporto.
Sul morbido braccio, invece,
c’erano dei tatuaggi.
La madre l’aveva baciato,
l’aveva pianto un anno dopo l’altro.
Spini cervini gli crebbero negli occhi
e le tenebre si addensarono.
Anche il fratello, quando crebbe,
e andò per le vie della città
cercandosi un lavoro, lo buttarono in cella.
Lui non possedeva un passaporto,
ma portava per le strade
una cassa di marciume… ed altre casse …
O bambini del mio paese:
cosi morì la luna !
Si tratta di un
uomo
Incatenarono la sua bocca
legarono le sue mani
alla roccia della morte
e dissero : “sei un assassino “.
Gli tolsero il cibo, gli abiti, le bandiere
lo gettarono nella cella dei morti
e dissero : “sei un ladro “.
Lo rifiutarono in tutti i porti
portarono via la sua piccola amata
e dissero : “sei un profugo “.
O tu, dagli occhi e le mani sanguinanti!
la notte è effimera,
né la camera dell’arresto
né gli anelli delle catene
sono permanenti.
Nerone è morto, ma Roma no,
lotta persino con gli occhi!
e i chicchi di una spiga morente
riempiranno la valle di grano.
legarono le sue mani
alla roccia della morte
e dissero : “sei un assassino “.
Gli tolsero il cibo, gli abiti, le bandiere
lo gettarono nella cella dei morti
e dissero : “sei un ladro “.
Lo rifiutarono in tutti i porti
portarono via la sua piccola amata
e dissero : “sei un profugo “.
O tu, dagli occhi e le mani sanguinanti!
la notte è effimera,
né la camera dell’arresto
né gli anelli delle catene
sono permanenti.
Nerone è morto, ma Roma no,
lotta persino con gli occhi!
e i chicchi di una spiga morente
riempiranno la valle di grano.
Think Of Other from Tamim Fares
Pensa agli altri
Mentre prepari la tua colazione pensa agli altri
non dimenticare il
cibo delle colombe.
Mentre fai le tue
guerre pensa agli altri
coloro che chiedono
la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua pensa agli
altri
non dimenticare coloro
che sorseggiano le nuvole.
Mentre stai per
tornare a casa - casa tua - pensa agli altri
non dimenticare il
popolo delle tende.
Mentre dormi
contando i pianeti pensa agli altri
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te
stesso con le metafore pensa agli altri
coloro che hanno
perso il diritto di parlare.
Mentre pensi agli
altri, quelli lontani pensa a te stesso
e di’ : magari fossi una candela nel buio.