lunedì 28 luglio 2014

Mahmud Darwish : nell'ipocrisia generale al popolo palestinese sono rimaste solo le poesie del suo poeta

  
Assassinato n.48
 
Nel suo petto trovarono
una lanterna di rose
e una luna.
Giaceva morto su una pietra
trovarono … monetine
nella sua tasca,
e sopra di lui
una scatola di zolfanelli
e un passaporto.
Sul morbido braccio, invece,
c’erano dei tatuaggi.
La madre l’aveva baciato,
l’aveva pianto un anno dopo l’altro.
Spini cervini gli crebbero negli occhi
e le tenebre si addensarono.
Anche il fratello, quando crebbe,
e andò per le vie della città
cercandosi un lavoro, lo buttarono in cella.
Lui non possedeva un passaporto,
ma portava per le strade
una cassa di marciume… ed altre casse …
O bambini del mio paese:
cosi morì la luna !




Si tratta di un uomo

 
Incatenarono la sua bocca
legarono le sue mani
alla roccia della morte
e dissero : “sei un assassino “.
Gli tolsero il cibo, gli abiti, le bandiere
lo gettarono nella cella dei morti
e dissero : “sei un ladro “.
Lo rifiutarono in tutti i porti
portarono via la sua piccola amata
e dissero : “sei un profugo “.
O tu, dagli occhi e le mani sanguinanti!
la notte è effimera,
né la camera dell’arresto
né gli anelli delle catene
sono permanenti.
Nerone è morto, ma Roma no,
lotta persino con gli occhi!
e i chicchi di una spiga morente
riempiranno la valle di grano.
 
 

 Think Of Other from

Pensa  agli altri

 
Mentre  prepari la tua colazione pensa agli altri
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre pensa agli altri 
coloro che chiedono la pace.
Mentre  paghi la bolletta dell’acqua pensa agli altri 
non dimenticare coloro che sorseggiano le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa - casa tua - pensa agli altri
non dimenticare il popolo delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti pensa agli altri
 coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore pensa agli altri
coloro che hanno perso il diritto di parlare.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani pensa  a te stesso
e di’ : magari fossi una candela  nel buio.


 


sabato 12 luglio 2014

Madre Terra nell'istante sensibile.






“  Un minuto trascorre nella vita del mondo!
Dipingerlo nella sua realtà, e dimenticare per esso ogni altra cosa!
Diventare quel minuto, essere la lastra sensibile…
dare l’immagine di ciò che vediamo…”
Cèzanne.
 
  

Parco dell’Antola.
 
Una luce radente al tramonto rendeva visibile anche l'invisibile, in un delicato equilibrio tra realtà e spiritualità...subito dopo la preghiera della Madre Terra nel mio istante sensibile

"...ogni cosa era come doveva essere.
Non un pelo più leggera o più pesante o più forte o più intensa."
(David Malouf )