sabato 9 gennaio 2010

Jan Fabre per una persona con orecchi e occhi sensibili


Quel fruscio senza senso, lo stesso di sempre che inghiotte tutti i rumori


Alla cieca cerco la mia strada.
Essere in viaggio per mai più ritornare.

Era un altro ascolto e un altro sguardo
una volta
quando tutto era un'altro ascolto e un'altro sguardo.

Ma poi erano proprio diversi?
Sotto le lampadine
al chiaro di luna
e nell’oscurità
ovunque luce e fruscio
ovunque un ascoltare e un guardare
un fruscio che sovrasta tutto
di viali vuoti
pieni di sogni
e nei miei giorni migliori
un battito di cuore vagamente proiettato all’esterno
o in qualche modo sprofondato all’interno
gridare
urlare
piangere
latrare
più che profondo
più che distante
a grande, grandissima distanza
riaffilatura della falce
un suono penetrante
e vicino, molto vicino, solo e sempre
e ancora quel fruscio
quel fruscio senza senso
lo stesso di sempre
che inghiotte tutti i rumori.

Di crepuscolo in crepuscolo
effimera promessa di luce.

Si, ma l’intensità è costante
sicura e lenta.
Lo sguardo all’infinito
e non si arrende
è così.
La forte tenerezza
che si nasconde nella quiete silenziosa
del fruscio
la potenza dell’ascolto
del silenzio e della comprensione.




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Commenti riportati da Splinder :

#1 10 Gennaio 2010 - 13:36
L' immagine è splendida. E le parole, più sopra, ne misurano gli orizzonti. Grazie.



Riyueren