giovedì 28 febbraio 2013

Auguri all'amore mio.






Mi piacerebbe affondare nei tuoi occhi
mi piacerebbe vivere dentro una tua carezza
mi piacerebbe essere l'acqua delle tue lacrime
mi piacerebbe averti sempre al mio fianco
toccarti la fronte , le ciglia e i capelli
e non soffrire per questo digiuno d'amore
mai sazia di te.

Raffaela Ruju


...il più alto grado di presenza è ,
 in realtà , l'assenza.

Io qui mi tengo stretto alle tue poesie
e penso e immagino tutto ciò che sento e non vedo .
Un lavoro continuo e infinito.

La mia vita è tua.

mercoledì 27 febbraio 2013

Miramare: visioni dall'alto di uno scalino. Ricordi di lunghe solitudini piene d'amore.


                                
                                25 febbraio duemilaXIII ore 08.19


Il mare è tutto uguale , è tutto calmo
nell'istante del sonno.
Apro un occhio, è il vento
e le energie scuotono il coperchio
e il golfo spalanca la sera
e il sole spalanca la sera
e il sole passa sopra gli ostacoli, e sotto
e la pozza del golfo si spalanca in oceano
e l'oceano si stringe in particella di cosmo
e la fuga si inarca su di sè
come un guizzo dal pozzo.
Apro l'altro occhio e tutto è suono
e il golfo è tondo come un cembalo
e una lingua lo percuote
e le navi si avviano nella tempesta.

Antonio Porta



Il nostro scalino,
sulla terrazza 
davanti al mare 
te lo ricordi?
dove ci si riparava
dalla bora fredda
nell'anfratto della porta
per leggere 
le tue poesie e i tuoi racconti.

Rimanevamo per ore abbracciati nel tepore
di un raggio di sole invernale
pieni di emozioni.

Ricordi?

Mentre tu leggevi
io mi perdevo orgoglioso nelle tue labbra
ad  ascoltare la tua bella voce
piena d'espressione
che recitava quelle tue
poesie solo per me.

Ricordi?


E poi si tornava a casa
stretti stretti e infreddoliti
ma con il cuore caldo d'amore.

Le mie letture preferite con te,
i tuoi scritti.
Come puoi non ricordare?

Io non dimenticherò mai.

Adesso ci perfezioniamo! Ma vaffanculo.



E' adesso i sinistrossi d.o.c. si lamentano e se la prendono con piglio sicuro con il popolo italiano,  che è complice dei ladri e dei corrotti , per come ha votato.
Ne siete sicuri? che la colpa è di chi ha votato?
Và bene certo lo sfogo è legittimo , ma applichiamoci un pochetto...
evitiamo per un'attimo l'alcol e le sostanze stupefacenti.

Allora silenzio e orecchie aperte.
Attenzione che vi racconto una storiella.
In Lombardia basta fare una piccolissima , banale , elementare sommicina  che anche un infante piccolo piccolo , con la bocca che sà di latte appena poppato , ce la può fare.
Vi assicuro , tranquilli non c'è bisogno di una intelligenza sopraffina ,
un piccolissimo , piccolo , nano sforzo mentale non di più.
Applicatevi per un istante all'analisi dei risultati or ora mostrati.
Vi prego. Un piccolo sforzo.

I voti del popolo di sinistra andati alla coalizione per Ambrosoli
sommati a quelli del Movimento 5 stelle superano abbondantemente il 51%.
Nettamente superiore ai voti andati alla lista Maroni.
Più di così a sinistra non si poteva ottenere in Lombardia.
Risultato grandioso.
Lo si poteva immaginare?  ... o almeno auspicare?
Si.

Ma i nostri grandissimi new-strateghi comicopoliticanti  Grillo e Dario Fò ,
capaci di affabulare folle oceaniche ,
invece anzichè pensare a fare un passo indietro per un obiettivo comune ritirando la propria lista ,  
hanno preferito consegnare la regione chiave d'Italia 
ancora nelle mani degli stessi ladri verde-celesti
che ci hanno ammorbato per più di 20anni.

Quindi per pigrizia mentale,
per mancanza di fantasia
o meglio per coglionaggine,
hanno regalato il nostro destino,
già provato e martoriato da anni di berlusconismo e leghismo feroci,
all'erede naturale del grande truffatore
sua eccellenza eminentissima Il Celeste.

Noi lombardi quelli onesti  , e vi assicuro che ce ne sono molti ,
che lavoriamo e paghiamo le tasse fino all'ultimo centesimo ,
e che avevamo diritto di sperare per noi e nostri figli un futuro diverso,
siamo infinitamente molto grati per questa genialata
ai sinistrossi d.o.c.
Ennesima occasione persa.
Questo era il tempo per un cambiamento epocale
ma questi affabulatori venditori di pentole
sono accecati dallo specchio
e non vedono altro che la loro immagine. 

Altro che Dario Fò for president .

Ma che continui a fare il giullare ( con tutto il rispetto per i giullari )
che quella è la sua vocazione e lo sà fare benissimo
mentre a lungimiranza politica che dio ce ne scampi , zero.
Solo narcisismo e mania di protagonismo da palcoscenico ,
nè più ne meno di tanti politicanti che ci ammorbano da troppo tempo.

Molto, moltissimo grati.





Il pragmatico lombardo ha fatto la domanda ...
"E adess se fem?"
(tradotto: adesso che facciamo?)

La risposta ghignante e raggiante di Grillo è stata:

"Adesso ci perfezioniamo!"


Ma vaffanculo.




Adesso che  vi ho stressato gli ultimi neuroni acciaccati che vi sono rimasti,
con questi ragionamenti di altissima strategia politica ,
vi lascio liberi.
Tornate pure alle vostre attività ludiche su fb .
Cazzeggio, cannette e sbronze a go go.
Bella vita alternativa.
Ci rivediamo alle prossime elezioni se sopravviviamo a questo disastro,  
e soprattutto se ci sarà rimasto ancora qualche neurone.



 

lunedì 25 febbraio 2013

I sinistrossi D.O.C. si meritano ora il ganassa e il vuoto.


Dopo che i sinistrossi d.o.c si sono sparati tra di loro con le cerbottane lanciandosi palline di mollica come valorosi guerrieri , adesso che la battaglia è finita , si meritano un pò di riposo o un pò di svago.
Ci sarà qualcuno che sosterrà di aver raggiunto il risultato e quindi si accuccerà soddisfatto sotto il plaid marca Grillo , sdraiato sul divano , con la tazza di camomilla in mano , per recuperare l'adrenalina e incredulo con gli occhi spalancati da stontonato ripeterà : " è stato meraviglioso " ," troppo meraviglioso" , "non ci credo ,  troppo , troppo grande".
"Ma adesso che si fa? Dove ci sediamo in parlamento? E' un problema. E poi , come ci si deve vestire? Dopo mi collego in internet e lo chiedo al capo, adesso deve dormire non lo disturbo."




Poi ci sono altri che invece abbacchiati per la evidente sconfitta andranno al solito baretto  , centro pulsante della cultura alternativa, a trovare un pò di calore umano,  profuso dai soliti onnipresenti "amici-compagni" e saranno accolti generosamente tra abbracci e pacche sulle spalle da reduci perdenti ma valorosi . Poi siccome è imbarazzante starsene lì , senza avere niente da fare e da dire, si  passerà a ordinare il solito calicetto o la solita birretta giusto per darsi un tono..
E allora con l'alcol in circolo si comincierà  a parlare dei massimi sistemi , poi dei problemi amorosi , degli hobby , degli acciacchi della vecchiaia , dei viaggi  e del cane che defeca troppo spesso. In fondo aleggerà il rammarico per la festa mancata perchè stasera non si potrà ballare in piazza. No! non si può. Sarebbe troppo spudorato andarci stasera per farlo. Stasera è serata da rifugio caldo ad aspettare che passi la nottata , anche se non passerà per un bel pò. Ma una sbronza ci stà per suggellare la sconfitta. Sì , quella si può fare.
E poi?
Poi tutti a fare i fumetti in TV ... ops sbagliato , in facebook! Finalmente liberi di esprimersi con il cazzeggio nel luogo sacro dove si consumano le rivoluzioni sociali , coltivando giardinetti e campetti virtuali per consolarsi con la solidarietà reciproca becera e falsa.

"Il cazzeggio è un diritto inalienabile che si dovrebbe aggiungere nel testo aggiornato della costituzione italiana!" sostiene qualcuno più intraprendente , forse folgorato da un'improvviso pensiero luminoso. E tutti in coro "Mi piace".

Tutto sommato a ripensarci bene  non è poi così andata male.
Finchè il Ganassa è li che ci governa o che ci impedisce di governare il divertimento è assicurato , si potrà continuare a fare i bimbi minchia forever in fb "sparlacchiando" su di lui dalla mattina alla notte inoltrata , facendo bum bum  con le  pistole ad acqua , mentre tutto và in rovina e ci se ne accorge con meravigliosa delusione solo la sera dei risultati elettorali.



di/con Artemisiahate (grande!!amica exSplinder , rivoluzionaria vera)


E stasera prima di spegnere il computer  non bisogna dimenticare di mandare un "cip cip" a Santoro e Travaglio con le congratulazioni perchè la notizia confermata è che , a seguito degli ottimi risultati ottenuti , il cavaliere/ganassa li ha  proposti come Direttore e Vicedirettore del TG5.




E ora se fra fra 6 mesi si andrà a rivotare?
Sarà....altro giro altra corsa,
chi non ha vinto il pesciolino gli daremo l'uccellino!

Alla mia nazione : sprofonda in questo tuo bel mare. Libera il mondo!



                 Come il 23/11/12 
ora  
e sempre
Pasolini.


I ladri
di Ennio Flaiano

Quando i ladri presero la città, il popolo fu contento, fece vacanza e bei fuochi d'artifizio.
La cacciata dei briganti autorizzava ogni ottimismo e i ladri, come primo atto del loro governo riaffermarono il diritto di proprietà. Questo rassicurò i proprietari più autorevoli.
Su tutti i muri scrissero: "Il furto è una proprietà" .
Leggi severe contro il furto vennero emanate e applicate.

A un tagliaborse fu tagliata la mano destra,
a un baro la mano sinistra (che serve per tenere le carte),
a un ladro di cappelli la testa.
Poi si sparse la voce che i ladri rubavano.
Dapprincipio, questa voce parve una trovata della propaganda avversaria e fu respinta con sdegno.
I ladri stessi ne sorridevano e ritennero inutile ogni smentita ufficiale.

Tutto parlava in loro favore, erano stimati per gente dabbene, patriottica, ladra, onesta, religiosa.
Ora, insinuare che i ladri fossero ladri sembrò assurdo.
Il tempo trascorse, i furti aumentavano, un anno dopo erano già imponenti

e si vide che non era possibile farli senza l'aiuto di una grossa organizzazione.
E si capì che i ladri avevano quest'organizzazione.
Una mattina, per esempio ci si accorgeva che era scomparso un palazzo del centro della città.

Nessuno sapeva darne notizia.
Poi sparirono piazze, alberi, monumenti, gallerie coi loro quadri e le loro statue,

officine coi loro operai treni coi loro viaggiatori, intere aziende, piccole città.
La stampa, dapprima timida, insorse:

sparirono allora i giornali coi loro redattori e anche gli strilloni,
e quando i ladri ebbero fatto sparire ogni cosa, cominciarono a derubarsi tra di loro e la cosa continuò finché non furono derubati dai loro figli e dai loro nipotini.

Ma vissero sempre felici e contenti.




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Commenti riportati da Splinder :
9 Maggio 2010 - 16:30
E anche Orwell, nella Fattoria degli animali, non diceva male neanche lui...specialmente a proposito dei maiali...
Riyueren

domenica 24 febbraio 2013

Traettorie.





Ci sono nella vita 
incontri inaspettati
con persone
che il Caso ti affianca
nel tuo incedere sfuocato,
quasi assente.

Percorsi solitari
in direzioni parallele
dentro piazze affollate
di traettorie traverse.

Estranee lontananze
che nell'attimo parallelo
rivelano
intime vicinanze.

Meraviglia del Caso.




La felicità del ritorno.





Se la morte fosse
un ranicchiarsi nel buio caldo
come quando si va a letto d'inverno
a godere della cuccia , a guardarsi dentro,
a toccarsi prima di nascere ,
stare al sicuro a occhi spalancati
senza perdere sonno ancora
se fosse la morte
la felicità del ritorno.

Antonio Porta

giovedì 21 febbraio 2013

Onde pulsanti colorate in moto , lanciate nello spazio per trasportare lontano un'essenza.




La stanza era tutta vetro e luce.
Era sospesa a mezz'aria.
Nè dentro nè fuori ,
si apriva direttamente tra i rami di un albero del corallo,
 tutto artigli scarlatti.

 David Malouf


Fotoni d' amore.




domenica 17 febbraio 2013

Paolo Fresu







 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Paolo Fresu Devil Quartet...My favorite things



 

Paolo Fresu - Devil Quartet, Auditorium Roma 12 Febbraio 2013,
Paolo Fresu - Tromba, Bebo Ferra - Chitarra, Paolino Dalla Porta - Contrabbasso, Stefano Bagnoli - Batteria. 

sabato 16 febbraio 2013

Stamattina mi son svegliato con un pensiero leggero...un germoglio al sole tra la neve.





Notte bianca leggendo e ascoltando David Malouf ...my favorite things.




Parte di quel tempo lo passò seduta su una sedia bassa regolando l’orecchio su un tintinnio distante, mentre una brezza la raggiungeva da molto lontano, da oltre il limitare del mondo , e faceva rotolare una lampadina usata di qua e di là su un tavolo di vetro. Lei osservava , affascinata. Ora dopo ora, nella luce schermata del sole e poi nel blu di una lampada notturna dell'ospedale, la fragile sfera rotolava e lei l’udiva , nel profondo cranio di lui , uno scricchiolio di iceberg , e si trovava seduta , semicongelata, in un paesaggio torpido , del tutto dimentica , ora di odori e sapori e di qualsiasi altra sensazione ; c’era solo ciò che coglieva di quel suono fievole , di qualcosa di rotto in una lampadina ermetica. Per raggiungerlo , disse tra sé , dovrò fracassare il vetro. E poi? Il suono si dilaterà e mi riempirà o cesserà completamente?
Intanto ascoltava. Richiedeva tutta la sua attenzione. Era questione di vita o di morte. Quando non lo sentiva più…



 
 

venerdì 15 febbraio 2013

Senza cessare d'essere.







Passa la forma,
muore si dissolve
per sempre ci scompare.
È la materia, dicono,
che scorrendo resta:
si trasforma cambia
si deforma,
senza cessare d’essere.
 
Paolo Ruffilli
 
 

mercoledì 13 febbraio 2013

La mente vede il mondo come cosa a sè , e l'anima unisce il mondo al proprio io. Uno specchio graffiato.




La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente era solo uno specchio
in un vagone che correva veloce,
afferrando e perdendo frammenti di paesaggio.
Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio,
lasciando che il mondo esterno penetrasse,
e il mio io più segreto vi affiorasse,
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con vincite e perdite.
La mente vede il mondo come cosa a sé,
e l’anima unisce il mondo al proprio io.
Uno specchio graffiato non riflette immagine,
e questo è il silenzio della saggezza.

poesia "Ernest Hyde" di Edgar Lee Masters tratta dall'Antologia di Spoon River

martedì 12 febbraio 2013

Dipingere i miei colori in movimento...alcuni restano altri se ne vanno.





Mi affanno per sovrapporre,
ai bianchi e ai neri
delle mie indifferenze
di ieri e di oggi,
tracce tangibili
dei miei colori.
 
Colori mobili come pesci guizzanti
difficili da fermare in un segno.
 
Nel tratto incerto del mio dipingere
alcuni rimangono imprigionati
nella rete
altri sfuggono, liberi e beffardi
oltre me stesso.







Parole come
gocce di pioggia,
alcune restano
altre se ne vanno.
Parole come un tratto di linea viva,
come paesaggio che si dissolve.
 
L'arcobaleno ti apparirà ,
e tu ne vorrai dipingere
le luci e i colori.

 Attenderai l'arrivo della libellula
per dare alla tua linea vita ,
assente nelle tracce d'inchiostro.

 
Osserva nel volo della libellula,
l'armonia
dei colori in movimento.

Ecco, ora stà a te dipingerli.
Alcuni restano
altri se ne vanno.
 

La linea vive : passaggio.
 

domenica 10 febbraio 2013

Dario Villa un incontro . Lacerazione fulminante e luce profonda. Riconoscente per sempre. Un regalo inaspettato ...e grande.





 
 
… poi, se ci penso, sono
già esistito in passato,
ho già bevuto,
ho già bevuto il liquore
sottile delle stagioni,
con te o con altri mi sono
già inebriato di quest’ora,
di un vino d’ombre, di un atto mancato…
 

 
 
 
 
 
non ha sapore la morte mi vedi
mentre mi scappa sotto i piedi un treno e dico
devo stare più attento depongo
ricordi nelle apposite cellette
deposito bagagli buca lettere
viene il postino e niente mi ghermisce
scompaiono i binari
i grovigli si sciolgono il vento
fischia tra l’erba che mi cresce addosso
scompiglia il buio e non c’è buio
rompe la luce e non c’è luce niente

niente mi ghermisce