sabato 20 luglio 2013

Utilizzo improprio ! Quella non è l'immagine di un tuo profilo. Tu non ci sei. Il soggetto è il mio sentire. E' l' istantanea del mio pensiero d'amore per il tuo essere. Un mio sguardo delle ore 13.42 , il 28 agosto del 2011 a Parigi.




Ciò che vive e percepisce l'anima
in alcuni istanti
è qualcosa di straordinario...
è unico e non si può modificarne il senso.
  
 
 
 Profilo d'immagine


In lontananza l'occhio
si riempie di un istante
denso di te che scrivi.
Là , lontana nel tuo mondo,
lontana da me e da chiunque,
immersa profondamente in te stessa.
 
E io non visto indugio a guardarti
per cercare di accorciare quella distanza,  
per sentire da vicino il tuo essere.

Sento,
ma non posso entrarti 
e assaporo il piacere di questo limite.
Mi riempio del tuo mistero. 
 
E allora,
nel silenzio di uno scatto,
quello sguardo congelato
 nell'istante irripetibile
diviene il mio unico atto d'amore possibile
da lasciare al ricordo.
 
Quello scatto
senza quel mio moto d'anima
è solo un'immagine vuota.
Un' apparenza insignificante.

 
 
Un frammento d'immagine
disgiunta dal pensiero
che l'ha  creata
è uno sguardo 
senz'anima.
Un vuoto a perdere.
 
 
  



 

mercoledì 17 luglio 2013

Nel mondo dell'occhio nudo, la certezza dell'assoluto " per sempre" è una banale approssimazione.



Nel mondo dell'occhio nudo non succede nulla che non abbia il suo inizio e la sua fine.
Eppure in nessun luogo possiamo trovare il punto o il momento in cui possiamo dire,
oltre l'ombra del dubbio,
che qui è dove comincia, o qui è dove finisce.
Per alcuni di noi è cominciato a succedere prima dell'inizio,
e per altri di noi continuerà a succedere dopo la fine.
Dove trovarlo?
Non cercate.
O è qui, o non è qui.
E chiunque tenti di trovare rifugio in un posto qualsiasi ,
in qualsiasi momento,
non sarà mai dove crede di essere.
In altri termini , dite i vostri addii.
Non è mai troppo tardi.
E' sempre tardi.
 


 
Un uomo si mette in viaggio verso un posto dove non era mai stato.
Un altro uomo torna.
Un uomo viene in un luogo che non ha un nome ,
non ha tratti riconoscibili per informarlo di dove si trova.
Un altro uomo decide di tornare.
Un uomo scrive lettere da nessun luogo,
dallo spazio bianco che si è aperto nella sua mente.
Le lettere non sono mai ricevute.
Le lettere non sono mai spedite.
Un altro uomo si mette in viaggio alla ricerca del primo.
Questo secondo uomo diventa sempre più somigliante al primo,
fino a quando anche lui è inghiottito dal bianco.
Un terzo uomo si mette in viaggio disperando di raggiungere mai nessun posto.
Vaga.
Continua a vagare.
Fino a quando rimane nel mondo dell'occhio nudo,
continua a vagare.
 
Paul Auster
 


martedì 16 luglio 2013

In alta montagna , camminando sul sentiero in compagnia di Paul Auster,...persino le radici hanno portato luce.



 
 
Nell'entroterra del muschio e in attesa
piccolo, come la parola
che a sua volta attendeva,
tutto è stato altro
da ciò che è, il muschio
ti attende ancora, la parola
è una lanterna
che porti al fondo
del verde, se persino le radici
hanno portato luce, e ancora
la tua voce
ancora viaggia per le radici, così
ovunque cada una scure
saprai anche tu che vivi.
 
"Pastorale"  di Paul Auster
 
 
 
 

martedì 9 luglio 2013

Ho un nuovo frutteto , che è bello come un pescheto rosa, sono degli albicocchi di un rosa molto chiaro.



 
"...dipingere una oscurità che malgrado ciò ha una sua luce."
( Van Gogh)

 A volte succede. 
Un incontro,
 la musica dipinge di colori tenui e delicati le oscurità
e allora le mani si cercano
e si parlano.
 
 
La musica può esprimere un senso di impotenza?
Si col jazz.

 Con la fantasia di una tromba devi arrenderti ad immaginare i colori ,
anche nel buio della notte. 

 Ieri sera ho immaginato i colori.