domenica 7 aprile 2013

Mark Ravenhill : “Shopping and Fucking” ovvero un mondo che identifica il denaro con la civiltà


(pubblicato su Splinder lunedì, 03 maggio 2010)
 
“Shopping and Fucking” sono i due pilastri su cui si regge la società del nostro tempo corrente . Due valori fondamentali che la nostra generazione di adulti stà lasciando in eredità alla generazione dei propri figli.
Il padre che insegna al proprio figlio: ” Le prime parole della Bibbia sono:’I soldi. Prima. Di tutto.’ Dietro la bellezza, dietro Dio, dietro il paradiso, persino dietro il padre, ci sono i soldi.
E’ questo padre che ucciderà il proprio figlio. E’ la violenza scatenata del capitale, la violenza sfrenata del consumismo”.
 
 













Ferdinando Bruni , regista e attore che ha messo in scena a Milano al Teatro Elfo Puccini l’opera che ha scritto Mark Ravenhill negli anni ‘ 90 come analisi del disagio di quelle generazioni vittime del consumismo , ha sostenuto in una intervista rilasciata a Radio Popolare che “ questa analisi è tristemente attuale, nel senso che comunque il vuoto dei valori è rimasta tale e quale nei nostri giovani.

Soprattutto oggi , i valori che vengono tramandati dalle generazioni degli adulti sono gli stessi ; il successo attraverso il denaro , attraverso l’apparire, attraverso l’immagine , attraverso tutta una serie di cose che ovviamente sembrano a prima vista appaganti invece creano nei giovani il vuoto interno che alla fine si traduce in malessere devastante , in disagio e in dolore, magari non percepito lucidamente , ma sicuramente dolore e malessere e mancanza d’identità. E la conseguenza ultima è che un giovane paradossalmente riacquista quella identità solo se si sente posseduto in tutti i sensi , posseduto in senso satanico . Posseduto da altre persone che lo trattano da merce e gli riconoscono il suo valore di merce.”
Persone adulte portatrici di morte e sofferenza che approfittano di questo disagio e di questo malessere per sfruttare impietosamente quei giovani che troppo spesso rinunciano a capire. Giovani senza passato , senza padri e senza madri , stupidi e vulnerabili pronti ad essere posseduti dal primo orco di passaggio.
In quest’opera bellissima , che è una sorta di pugno nello stomaco per noi adulti , i giovani sono descritti nel loro smarrimento e nel loro sbandamento interiore che genera il consumismo. Consumismo di tutti i tipi ; quello di consumarsi a vicenda come persone, quello del consumare merce o essere se stessi merce.

Questi personaggi sono tutti vittime di una società che ha trasformato il sesso in un bene di consumo e che considera il denaro più importante della vita umana. Una società dove non c’è spazio per l’affettività , per i diritti e per la bellezza. Un mondo che identifica “il denaro con la civiltà” appunto.
“Shopping and Fucking “ sono due termini assolutamente ed esattamente intercambiabili fra di loro , ma il più scandaloso non è il secondo , è il primo.
Noi adulti abbiamo deciso che il destino dei nostri giovani sarà quello di essere schiavi al servizio di chi detiene il denaro.
Per il “ dio denaro” saranno disposti a fare qualsiasi nefandezza fino a negare la propria dignità di uomini.
Il processo di omologazione alla logica “produci-consuma-crepa” è in atto ormai da tempo con il nostro avvallo di adulti e quando si sarà concluso l’uomo avrà paura di essere libero.

Stiamo inducendo le nuove generazioni ad avere necessità di un dittatore. Un “adulto” , che li possegga, che si sostituisca al loro libero pensiero.

Stiamo preparando una generazione che dal punto di vista fisico sarà composta di uomini e donne tutti superdotati ma menomati nel pensiero. Una generazione in balia del denaro , anaffettiva , per la quale tutti i rapporti varranno la pena di essere vissuti solo se saranno governati dal denaro.

Uomini e donne che congiungeranno il proprio corpo con altri corpi solo attraverso la conquista e la sottomissione.
 
 

 
 
La cultura, il sublime , la bellezza invece saranno recintate in luoghi chiusi ed esclusivi . Accessibili solo ad una piccola Élite che avrà il possesso del tanto denaro necessario per potersi pagare l’ingresso.
Quella Élite per la quale la maggioranza dei nostri giovani dovrà lavorare nell’umiliazione , nell’ignoranza e nella disperazione del nulla interiore.
Ma l’aghiacciante è che la disperazione dei nostri giovani , a cui assistiamo ai giorni nostri , è solo transitoria.
 
Oggi alcuni di loro sentono ancora il dramma del vuoto interiore , ma un domani questo vuoto non sarà più percepito.
Forse quando si completerà questo processo non si sentirà neanche più bisogno della bellezza.
I giovani del futuro saranno senz’altro superdotati fisicamente.
I maschi avranno cazzi lunghi un metro e conseguentemente le femmine avranno vagine di dimensioni adeguate.
Avranno muscoli ben modellati , enormi e potenti . Corpi alti e belli senza alcun difetto , omologati e certificati secondo i canoni della bellezza stereotipata , ma saranno mentalmente schiavi.
Saranno talmente modificati geneticamente nella loro natura di uomini che , se ci sarà qualcuno che gli offrirà la libertà non sapranno cosa farsene.
Si faranno prendere dal panico , vorranno tornare schiavi in quanto altrimenti si sentiranno persi e smarriti al cospetto del pensiero libero e senza essere posseduti dal capopopolo di turno.
All'apice dell'evoluzione non ci sarà più disperazione in quanto la felicità si identificherà con la schiavitù e a quel punto il nostro assassinio di padri sarà compiuto.
Nel frattempo per soddisfare il nostro bisogno di sadismo godiamoci questa lunga agonia!
 
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Commenti riportati da Splinder :


#1 09 Maggio 2010 - 16:28


Leggo con dolore, perché certe verità fanno male...Mi domando se come genitore sto facendo quello che è giusto per mio figlio, e se come essere umano sto facendo del mio meglio per il mondo che mi circonda....
 

 by Riyueren

 

 

 

1 commento:

  1. Ricordo quel commento...sono passati 4 anni...la domanda che mi pongo è la stessa di allora...e non so ancora rispondermi...forse non spetta a me, ma a chi conosce mio figlio, dire se sono una buona mamma...di sicuro sono una mamma felice.
    Come essere umano, non so se il mio modo di essere può dare qualcosa agli altri...spero tanto di sì.

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