domenica 27 novembre 2011

Quì li sfamate i lavoratori?... o per mangiare li mandate a riempire i ristoranti?

Tempi di attese rassegnate e sconfitte senza vie d'uscita.
Tempi di smisurati previlegi
e di dignità calpestate.

Intanto il sole brilla e i ristoranti sono pieni,
la neve tarda a venire e gli sciatori sono tristi
...aspettando il miracolo.



4 commenti:

  1. Laura il paradosso surreale , insieme all'ironia di Aki Kaurismaki, io lo trovo geniale.
    La sua arte del raccontare la realtà dei nostri tempi è intrisa di poesia anche se le storie dei suoi personaggi lasciano sempre un sorriso amaro sulle labbra.Comunque la finestra rimane sempre aperta per lasciare libero lo sguardo di muoversi verso prospettive luminose , reali o anche spesso solo immaginate ,accompagnato dalla speranza di un possibile cambiamento quasi miracoloso. Altrimenti per cosa si vive?
    Invece trovo assurda la realtà patinata che ci hanno dipinto e raccontato fino a ieri...visto ciò che stiamo vivendo e che si prospetta per noi e i nostri figli. Non trovi?
    Ti consiglio di vedere tutto il film e di lasciare libera la sensibilità e di lasciarti trasportare con un pò di sana follia.
    Un sorriso. Ciao...a presto.

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  2. hai ragione...solo che m'ha fatto veramente ridere quando lui è crollato steso sul pavimento!!
    grazie.
    :)
    Laura

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  3. ..è molto particolare, viene voglia di vedere il film intero: hai ragione, c'è poesia, lì dentro, sia nei dialoghi, sia nel modo di muoversi dei personaggi.
    Quanto alla realtà di cui tu parli..anche qui da me la stiamo per l'appunto sperimentando sulla pelle di nostro figlio..quanto a quella patinata, io personalmente non ci ho mai creduto, anzi, ti dirò di più, l'ho sempre mal sopportata ogni volta che me la propinavano.
    Un abbraccio..di serena domenica, ormai.
    Sei arrivato sino a Mutazioni..ti ringrazio.

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