giovedì 2 gennaio 2014

La mia(tua) cella...un tempo, di un inverno lontano, in cui la mia(tua) anima si era dileguata.



 
 
Chiuso(a) nella tua cella, hai misurato
passo passo l'intero spazio
con assoluta precisione. Poi
hai scandagliato le misteriose
geografie delle pareti e indagato
con cura la struttura delle sbarre
e della porta: ora eri tu la cella
e la cella ti aveva reso ombra,
pura potenza del pensiero -
presenza intima e costante
nella lontana vita dell'amata(o):

dimentico(a) del corpo,
l'anima tua si era dileguata.


da La Trappola, "Guardando Ferro 3, la casa vuota" 
di Franco Marcoaldi
 
 

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