martedì 12 marzo 2013

Un cielo ciclico su acqua pulsante in terra ferma.


La mia mente fuori controllo
vaga libera in luoghi indefiniti,
oltre il terreno,
e vibra anelando risonanze.
Ricerca di forzanti per alterare l'equilibrio statico.
Necessità di un quid di energia per uscire dall’immobilità grave
e raggiungere l’equilibrio dinamico.
Fluttuare in sospensione nel moto ondulatorio
di vibrazioni discontinue e sovrapposte
che allontanano da una terra ferma che opprime.
Ammirare nell’ incanto l’entropia anarchica
di particelle in fibrillazione
che hanno conquistato il disordine nei loro sottosistemi,
oltre l'insieme definito e organizzato.
Paesaggi di microcosmi sospesi tra terra e cielo
che occupano momentanei varchi nel vuoto,  
per divenire pieni che poi svaniscono rapidamente,  
nel blu mutante di un cielo che scivola via su superfici liquide.
Riflessi di luci alternate,
in cerchi concentrici trasportano un cielo veloce che và a morire
in una pozzanghera d'acqua prosciugata dal sole.
Un cielo ciclico su acqua pulsante in terra ferma.
Tutto chiuso all'interno dei muri valicabili del mio universo.




 pubblicato il 27settembre duemila XII ore 01.10

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