venerdì 2 maggio 2014

Luce e ombra...il doppio sguardo.




Qualcuno stava dicendo
qualcosa riguardo ombre che coprono il campo, riguardo
lo scorrere dell'esistenza, di come
ci si addormenti verso il mattino
ed il mattino passi.

Qualcuno stava dicendo
di come il vento muoia ma poi ritorni,
di come le conchiglie siano le bare del vento
ma il tempo continui.

Era una lunga notte
e qualcuno disse qualcosa riguardo a come la luna perdeva il suo
bianco
sul freddo campo, come non ci fosse nulla davanti a noi
oltre le solite cose.

Qualcuno menzionò
una città in cui era stata prima della guerra, una stanza con due
candele
contro un muro, qualcuno che danzava, qualcuno che guardava.
Cominciamo a credere

che la notte non avrebbe avuto termine.
Qualcuno stava dicendo che la musica era finita e nessuno
se n'era accorto.
Allora qualcuno disse qualcosa riguardo i pianeti, riguardo le
stelle,
di quanto fossero piccole, quanto fossero lontane.
 
da "The Late Hour" di Mark Strand
 
 


Le miriadi di covi della luce
E ogni cosa perduta- un ricordo

di ciò che non è mai stata. Colline. Le impossibili
colline

perse nel fulgore del ricordo.

Paul Auster




 
 
 

2 commenti:

  1. Grazie Baol…in questo periodo la fotografia è una ricerca che sto facendo su me stesso , sto esplorando le potenzialità dell’ “occhio nudo”.
    Con le immagini che percepisco tramite la fotografia sto scoprendo un altro linguaggio che in questa fase della mia vita è più consono al mio percepire attuale.
    A presto.

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