lunedì 28 dicembre 2015

Il viaggio…un disordine ordinato.


 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

Il mio corpo , abbandonato e rilassato su un sedile dentro un vagone di un treno,
si lascia trasportare velocemente verso il mare in un viaggio di andata e poi forse di ritorno.
Vivo questo movimento come se fosse un destino inconsapevole.
Un destino deciso in un altrove.
 
 La traiettoria fisica assoluta del treno segue un percorso rigido e prestabilito
così com’è confinata obbligatoriamente su un binario.
Nella realtà relativa l’anima invece, con lo sguardo avulso da vincoli di confine,
 anche in questo piccolo spazio circoscritto,
  mentre è trasportata compie infinite traiettorie libere nello spazio e nel tempo. 
Una sorta di tanti andirivieni che precedono la partenza e anticipano l’arrivo.
 
  Nel riquadro del finestrino ogni immagine sfilacciata che scorre fuori
sovrapposta ai riflessi dell’interiorità è un impulso luminoso,
 è un’apertura di palcoscenico in cui la mente si dirige verso luoghi fantastici e suggestivi.
 
 L’anima per questi movimenti relativi attinge un’energia propria
che non è la stessa che muove il treno.
Energie diverse che interagiscono, molteplici viaggi nel viaggio.
Immagini veloci che impressionano la retina e che si stratificano
 dentro pensieri in un vortice circolare.
 Turbinii circolari di moti diversi e disordinati lungo una traiettoria rettilinea ordinata.
 
 Mentre il treno corre via veloce nel risuonare del suo ritmo,
 nell’ attimo breve ho l’impressione d’ inseguire immagini che fuggono via in avanti
e mi sento nello stesso attimo inseguito da immagini
che tornano da un tempo già trascorso e già vissuto.
  Tutto si sovrappone e si accavalla
 con la stessa sensazione di disorientamento provata da piccolo quando,
 su quelle giostre di paese sfavillanti di luci,
 a furia di girare e girare si perdeva la coscienza di ciò che era fermo
 e di ciò che era in movimento, di ciò che era realtà e di ciò che era immaginazione.
 
 Penso al viaggio come trasporto di energia in mutazione
 la cui origine e le cui frontiere è difficile individuare.
 Sicuramente energia destinata a confluire dentro un’ altra energia
 per crearne mescolandosi altra ancora.
 
  Nonostante tutta questa mia dispersione disordinata
di movimenti, traiettorie e pensieri relativi caotici
 il treno ha seguito il suo ordine assoluto ed è arrivato in perfetto orario
per la felicità di chi mi aspettava sul binario
 per scambiarci un abbraccio e andare a viverci il nostro mare d’inverno.

Iperipo3
 
 
 

 
 
 
 






 



 
 
 


 


 



 



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