Ho visto "coi miei sensi" il comportamento coatto del potere dei consumi ricreare e deformare la coscienza del popolo italiano , fino a una irreversibile degradazione.Cosa che non era accaduta durante il fascismo fascista, periodo in cui il comportamento era completamente dissociato dalla coscienza.Vanamente il potere "totalitario" iterava e reiterava le sue imposizioni comportamentistiche: la coscienza non ne era implicata.
I "modelli" fascisti non erano che maschere, da mettere e levare. Quando il fascismo fascista è caduto , tutto è tornato come prima.
Il nuovo potere non è più clerico-fascista , non è più repressivo.
Non possiamo più usare contro di esso gli argomenti...che tanto abbiamo adoperato contro il potere clerico fascista , contro il potere repressivo.
Il nuovo potere consumistico e permissivo si è valso proprio delle nostre conquiste mentali di laici, di illuministi, di razionalisti , per costruire la propria impalcatura di di falso laicismo, di falso illuminismo, di falsa razionalità. Si è valso delle nostre sconsacrazioni per liberarsi di un passato che, con tutte le sue atroci e idiote consacrazioni, non gli serviva più.
In compenso però tale nuovo potere ha portato al limite massimo la sua unica sacralità: la sacralità del consumo come rito, e, naturalmente, della merce come feticcio. Nulla più osta a tutto questo.
... Come polli di allevamento , gli italiani hanno subito assorbito la nuova ideologia irreligiosa e antisentimentale del potere: tale è la forza di attrazione e di convinzione della nuova qualità di vita che il potere promette, e tale è , insieme , la forza degli strumenti di comunicazione (specie la televisione) di cui il potere dispone.
Come polli d'allevamento , gli italiani hanno indi accettato la nuova sacralità , non nominata , della merce e del suo consumo.
da "Scritti corsari" di Pier Paolo Pasolini.
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